I licenziamenti durante i periodi di inabilità temporanea sono stati oggetto di numerose controversie e dibattiti. Anche se è vero che si è parlato molto dell’illegittimità di licenziare un lavoratore e di licenziarlo durante un periodo di aspettativa , in realtà non esiste in alcun atto giuridico o statuto alcuna clausola in quanto tale che stabilisca che un’azienda non possa procedere al licenziamento di un lavoratore. lavoratore durante un periodo di inabilità temporanea.
Ciò significa che possono licenziarmi mentre sono in congedo per malattia? In quali circostanze ciò può verificarsi? Cosa dice la legge a riguardo? Si può davvero essere licenziati quando si è in congedo per malattia? Ti diciamo tutto quello che devi sapere.
Si può licenziare un lavoratore mentre è in malattia?
Come per ogni licenziamento, dobbiamo esaminare le circostanze del licenziamento per determinarne la legalità e se la sua esecuzione è stata conforme alla legge.
In realtà, e contrariamente a quanto normalmente si crede, un’azienda può procedere al licenziamento di un lavoratore in malattia per motivi oggettivi.
Ciò che la legge non consente è che un’azienda licenzi un lavoratore temporaneamente disabile semplicemente a causa della sua situazione. Cioè, puoi licenziare un lavoratore in congedo per malattia se stipuli un Regolamento sul lavoro o per motivi disciplinari, economici o legati alla prestazione o alla produzione, ma non per il semplice fatto di essere in congedo per malattia.
Come ogni licenziamento, perché questo sia considerato legittimo è necessario che l’azienda faccia valere uno dei motivi previsti dall’articolo 49 dello Statuto dei Lavoratori . Il licenziamento, cioè, deve essere motivato da cause economiche, tecniche, organizzative o produttive, oppure essere coperto da cause oggettive giuridicamente applicabili.
Tali licenziamenti possono essere legalmente eseguiti se viene addotta una delle cause previste dallo Statuto dei Lavoratori. Altrimenti si parlerebbe di licenziamento senza giusta causa, e il lavoratore potrà chiedere la sua reintegrazione e un’indennità di 33 giornate per anno lavorato , se il suo contratto è stato firmato prima del 12 febbraio 2012.
Si può essere licenziati mentre si è in aspettativa con contratto a tempo indeterminato?
Essere iscritti alla Previdenza Sociale con un contratto a tempo indeterminato a volte fornisce una sicurezza che può portarci a conclusioni errate.
Indipendentemente dalla tipologia di contratto che il lavoratore ha sottoscritto con l’azienda, questi può essere licenziato in aspettativa e anche con contratto a tempo indeterminato , purché l’azienda faccia riferimento alle ragioni previste dal citato articolo dello Statuto dei Lavoratori per dare esecuzione il suo licenziamento.
Quindi sì: puoi essere licenziato mentre sei in malattia, purché il motivo del licenziamento non sia legato alla situazione di inabilità temporanea che versa il lavoratore. Questi periodi di inabilità temporanea vengono spesso utilizzati come pretesto per effettuare licenziamenti totalmente illegali.
Non è inoltre ritenuto legale fare riferimento a cause legate alla prestazione dovute alla situazione di inabilità temporanea del lavoratore, pertanto qualsiasi dipendente che si trovi in una situazione ambigua riguardo al suo licenziamento dovrà rivolgersi a una consulenza specializzata per studiare il suo caso e intraprendere le azioni ritenute opportune.
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Cosa succede se il licenziamento viene dichiarato illegittimo?
Anche se l’azienda può far valere cause previste dall’articolo 49 dello Statuto dei Lavoratori, se il lavoratore ritiene che il suo licenziamento non sia opportuno può ricorrere al tribunale .
In questo caso, può accadere che il licenziamento venga dichiarato ammissibile, con il quale la procedura proseguirebbe il suo corso, risolvendo il contratto stipulato con il lavoratore e ponendo fine al rapporto di lavoro, oppure che possa essere dichiarato inammissibile.
Nei casi in cui il licenziamento finisce per essere dichiarato illegittimo, il lavoratore ha diritto alla reintegrazione e a ricevere un’indennità per l’esecuzione del licenziamento in prima istanza.
L’importo dell’indennità sarà pari a 45 giornate per anno lavorato se il contratto è stato stipulato prima del 12 febbraio 2012 , mentre per quei contratti firmati a posteriori la normativa vigente prevede un compenso di 33 giornate per anno lavorato. .
Tenendo conto che si può essere licenziati durante un congedo per malattia , è sempre bene avvalersi della migliore consulenza legale nel caso in cui ci si trovi con l’esecuzione del proprio licenziamento durante un periodo di inabilità al lavoro.
Interrompere il rapporto di lavoro durante un periodo di assenza per malattia è sempre più difficile, dato che vengono studiate più nel dettaglio tutte le circostanze che accompagnano la cessazione del rapporto di lavoro.
Pertanto avvalersi della migliore consulenza legale è necessario per procedere con lo studio del proprio caso qualora sussistano ambiguità o si ritenga che non esista il supporto legislativo necessario per effettuare il licenziamento, dichiarandolo nullo se privo di fondamento giuridico.