Diagnosi di impatto acustico
Ci sono attività che sono soggette alla valutazione dell’impatto acustico, sempre secondo la legislazione vigente, e d’altra parte ci sono anche attività che non hanno bisogno di superare il test di valutazione dell’impatto acustico.
La pace ambientale deve essere protetta dagli organismi pubblici competenti.
Secondo la legge del 26/10/1995, numero 447, promulga i principi fondamentali per la protezione dell’ambiente, compreso l’ambiente di vita, e combatte l’inquinamento acustico.
Ci sono attività che non sono soggette all’impatto del rumore, e per queste attività è necessario autocertificare il rispetto dei limiti stabiliti dalla legislazione sull’inquinamento acustico.
Il DPR numero 227/2011 stabilisce una via di semplificazione molto importante, per tutte quelle attività che hanno emissioni sonore che non superano i limiti che sono stati stabiliti nel documento di classificazione acustica di cui al termine comunale, nel caso in cui questo non sia stato adottato, i limiti che sono stati individuati dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 novembre 1997, questa previsione di Impatto Acustico potrebbe essere sostituita da una certificazione, con cui l’operatore fa una dichiarazione che non supera i limiti di rumore imposti dalla legge.
Attività che possono richiedere l’uso della valutazione dell’impatto acustico
- Agenzie di viaggio
- Macellai
- Saloni di bellezza
- Hotel
- Palestre
- Stabilimenti balneari
- Lavanderie
- Ottici
- Fotografi
L’uso dell’autocertificazione richiede che le attività non facciano uso di sistemi di altoparlanti pubblici o che le dimostrazioni e gli eventi si svolgano con l’uso di musica o altri strumenti musicali.
D’altra parte, bisogna fare attenzione, perché l’operatore che valuta il livello di rumore non è un tecnico con la capacità di valutare il livello globale prodotto dall’attività da valutare, inoltre, è necessario che il documento di Previsione di Impatto sia fatto da un tecnico fonometrista.
Responsabilità per l’autocertificazione
Colui che dichiara si assume la totale responsabilità di ciò che dichiara. Nel caso in cui si scoprisse che il contenuto dell’autocertificazione contiene falsità, il dichiarante rischia di incorrere in sanzioni.
Come compilare il modulo di autocertificazione di impatto acustico
La struttura del modulo di autocertificazione di impatto acustico, che vi offriamo qui, è molto facile da compilare.
La prima sezione è quella di inserire i dati del dichiarante e aggiungere i dati dell’attività per la quale si fa l’autocertificazione di non superamento dei livelli di emissione di rumore ambientale.
Nella seconda parte sarà necessario spuntare le caselle in cui si specifica che appartiene alla categoria di aziende escluse dalla documentazione sull’impatto acustico, e spuntare anche la casella in cui si specifica che non supera i limiti legali.
Infine, l’autocertificazione deve essere firmata dal dichiarante e non è necessario che sia autenticata. Nel caso in cui l’autocertificazione sia inviata per posta, il dichiarante deve allegare una copia della carta d’identità.