Differenze tra atto notorio, dichiarazione sostitutiva di notorietà e autocertificazione

L’atto notarile, o denominato anche dichiarazione giurata, è un atto pubblico con il quale una persona, con la presenza di due o più testimoni, effettua una dichiarazione su uno o vari fatti che sono conosciuti da queste persone.

La dichiarazione giurata è una prova legale che proviene dal dichiarante e si dichiara dinanzi a un funzionario pubblico o privato che esercita una funzione pubblica, come il notaio che è l’esperto che la riceve. L’atto notarile non costituisce una prova legale del contenuto della dichiarazione.

Il segretario o il notaio, in presenza di almeno due testimoni, sono coloro che ricevono l’atto notarile o dichiarazione giurata.

Cos’è l’autocertificazione?

Siamo di fronte a una dichiarazione firmata dalla persona interessata e sotto sua responsabilità, l’obiettivo di questa dichiarazione è quello di sostituire i certificati che emettono i fornitori di servizi pubblici e le amministrazioni pubbliche.

Per cosa può essere usata l’autocertificazione?

Le autocertificazioni si possono utilizzare per dichiarare fatti, stati o qualità personali specifiche.

Tali come:

  • Dati anagrafici e di stato civile, come stato di famiglia e residenza
  • Titoli di studio e qualifiche professionali
  • Posizione giuridica
  • Situazione economica, fiscale e reddituale
  • Stato di disoccupazione
  • Qualità di studente
  • Qualità di casalinga
  • Iscrizione ad associazioni o formazioni sociali
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Con quali entità possiamo fare uso dell’autocertificazione?

L’autocertificazione può arrivare a essere usata relativamente a:

  • Le Pubbliche Amministrazioni
  • I gestori di Servizi Pubblici
  • I privati

In passato presentare le autocertificazioni era possibile solo qualora alcuni privati potessero accettarle, ma dopo l’entrata in vigore del Decreto-legge n°76/2020, successivamente trasformato in Legge n°120/2020, fu abolita la condizione del consenso per i destinatari delle autocertificazioni, in questo modo fu imposto un obbligo generale per l’accettazione di questi documenti.

Modalità di presentazione del documento

Il documento deve essere scritto su carta semplice e deve essere firmato dalla persona interessata. Il documento può essere presentato di persona, per lettera o fax. Se non viene presentato di persona, si deve allegare una fotocopia della carta d’identità della persona che lo ha firmato.

Dichiarazione sostitutiva di atto notorio

Con questo documento è possibile certificare il resto delle qualità, situazioni e fatti personali dei quali ha conoscenza il dichiarante e si possano trovare tra i documenti che possono essere oggetto di autocertificazione. Così questo documento si può usare per dare credito a stati, fatti e qualità di tipo personale che l’interessato conosce in modo diretto e sono stati inclusi nella lista di supposti nei quali si può utilizzare l’autocertificazione, o relativi ad altri temi dei quali il dichiarante ha conoscenza.

Così come nel caso dell’autocertificazione, la dichiarazione sostitutiva della dichiarazione giurata si può usare nelle relazioni con le Amministrazioni Pubbliche e i gestori dei Servizi Pubblici. Invece, i privati possono accettarle ma non hanno obbligo di farlo.

Come posso presentare un’autocertificazione?

Si può presentare con un foglio normale, con una firma autentificata e la corrispondente marca da bollo, nel caso in cui non abbia vincolo con una richiesta.

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C’è da sottolineare che l’autentificazione non è necessaria se la dichiarazione ha vincolo con un’applicazione. Se questo è il caso, deve essere firmata di fronte all’impiegato incaricato di riceverla o inviarla tramite posta elettronica o fax, con allegato un documento d’identità della persona che firma.

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