Autocertificazione in tempi di Coronavirus: quando usarla e per cosa

Tutte le persone che hanno iniziato a muoversi in modo più evidente in tempi di coronavirus, devono sapere meglio cos’è un’autocertificazione e quando è meglio farne uso.

Cosa è l’autocertificazione?

Il documento è definito come una «dichiarazione fatta e firmata dal cittadino che sostituisce in modo completo e definitivo alcuni tipi di certificazioni amministrative«.

Per affrontare la mobilità delle persone durante questa crisi sanitaria, ai cittadini è stata offerta la possibilità di spostarsi portando la loro autocertificazione, che dà la garanzia di avere motivi di lavoro o di salute validi per tali spostamenti.

È molto importante sottolineare quando l’autocertificazione può essere richiesta, se il modello ha subito variazioni e quali modifiche sono state apportate per rispettare le norme di sicurezza e per garantire che non ci siano sanzioni.

Quando è necessaria l’autocertificazione

Anche se si sa che dal 4 maggio è possibile viaggiare di più, quasi tutte le restrizioni della «fase 1» sono state mantenute.

Puoi solo uscire di casa:

  • Per esigenze di tempo di business comprovate.
  • Per ragioni di estrema urgenza.
  • Per ragioni di estrema urgenza.
  • Per situazioni di bisogno.

Si raccomanda quindi di avere sempre l’autocertificazione a portata di mano quando si chiede un’ispezione.

Ecco come compilare il nuovo modulo di autocertificazione

Anche se l’autocertificazione è ancora richiesta, bisogna sapere che può essere fornita direttamente dalla polizia e può essere completata sul posto.

Per coloro che vogliono risparmiare tempo e preparare tutti i documenti necessari, il nuovo modulo di autocertificazione è disponibile sul sito web autocertificazioni.online: https://autocertificazioni.online/PDF/modulo-autodichiarazione-10.3.2020.pdf

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Il sito web indica che il vecchio modulo può essere utilizzato anche cancellando le voci che non sono più valide. Nelle FAQ pubblicate dal governo il 2 maggio, si è anche detto chiaramente che se il motivo del trasferimento è per visitare dei parenti, la colonna dell’autocertificazione può essere segnata come «situazione richiesta».

Alcune delle situazioni di bisogno sono i viaggi verso negozi di alimentari, farmacie o anche negozi aperti.

Quando si viaggia per motivi di lavoro, è necessario portare la dichiarazione appropriata (carta d’identità o documenti che provino il motivo del viaggio).

Dati da completare nella nuova autocertificazione

Come per il vecchio modulo, il nuovo documento di autocertificazione deve essere compilato con dati personali quali:

  • Nome
  • Cognome
  • Indirizzo di residenza
  • Numero della propria carta d’identità

Altre informazioni richieste sono le seguenti:

  • Data di inizio del trasferimento
  • Luogo di destinazione
  • Contrassegnare la voce relativa alla dichiarazione di non quarantena (questo si traduce in, non positivo per COVID-19)
  • Contrassegnare il campo in cui si dichiara di essere a conoscenza delle misure in vigore il giorno in cui si firma e di adottare con riferimento agli articoli 1 e 2 del decreto legge 25 marzo 2020, n. 19 in materia di limitazioni alla circolazione delle persone nel territorio italiano.

Quando il viaggio è tra regioni diverse, la questione è un po’ più complicata perché dovrete anche dichiarare di essere a conoscenza delle restrizioni aggiuntive imposte dalla presidenza della regione di partenza e dai provvedimenti della presidenza della regione di arrivo. Il motivo è che per il momento i viaggi tra le regioni sono permessi solo per ragioni dimostrabili di salute e di lavoro.

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Infine, si dichiara che il sottoscritto è a conoscenza delle sanzioni previste dall’articolo 4 del decreto legge n. 19 del 25 marzo 2020.

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